TUTTI I GRUPPI DELLE PASSATE EDIZIONI

2002
Senegal Ritmo
Remedi
Pozzo di San Patrizio

2003
Luca Aquino
Trementisti
Scamnum

2004
Nuova Compagnia della Tammorra di Scafati
Crifiu
Uduchà

2005
Viento
Pseudofonia
Ariacorte
Ratapignata
Tropici del P’Razzo
Ratti della Sabina

2006

Rudy & Crudy

Riserva Moac
Spaccapaese
Krikka Reggae
Folkabbestia

2008
Nidi D’Arac
Ariacorte
Legittimo Brigantaggio
Mimmo And The Ritual Club
Penny Metal
Vallanzaska

2010
Enrico Capuano
Quebradeira
Appesi a un filo
Black Stone
Kamafei

2011
Jovine
Palkoscenico
Fracmirè

2012
Il Sentiero di Flavia
Riserva Moac
Quebradeira
24 Grana
Il Canzoniere della Ritta e della Manca

2013
Krikka Reggae
Folkabbestia
Tèssares
Raf d Selecta
99 POSSE

2016
Sibbenga Sunamo
Sandro Joyeux
MODENA CITY RAMBLERS

2017
i Siderali
La Terza Classe
ORCHESTRA MANCINA
JOVINE
 
2022
Canzoniere Grecanico Salentino
2023
Sud Sound System
 

LA PIZZICA
L'origine di questa danza si fa risalire alla fine del 1400, ma potrebbe darsi che essa discenda addirittura da antichi riti dionisiaci. Si tratta di una vera tarantella popolare della quale è possibile distinguere varie tipologie: la cosiddetta “pizzica tarantata” è quella più conosciuta; è una danza tipicamente femminile con la quale si evoca il mito, vissuto drammaticamente, del morso della tarantola che rende "furiose" le donne fino a farle danzare freneticamente per liberarsi dal male interiore. Nella “pizzica-pizzica”, invece il mito evocato, vissuto gioiosamente, è quello del duello rusticano, la lotta dei coltelli, certo molto frequente nei rapporti di forza tra gli uomini del passato. La “pizzica de core”, è la danza tra un uomo ed una donna che mima la seduzione; i ballerini non si toccano mai ma volteggiano uno intorno all'altro guardandosi negli occhi. Infine , ma non ultima, va annoverata la cosiddetta “danza delle spade”. Questa originale forma di danza deriva certamente da un antico rito di sfida al coltello praticato dagli uomini litigiosi che si incontravano durante le fiere e i mercati. L'origine del duello è naturalmente da ricercarsi nei tipici regolamenti di conti fra uomini appartenenti alle famiglie d'onore ed in genere tra quelle categorie di persone abituate a risolvere in modo diretto le discussioni e le liti. La base della pizzica è il tamburello leccese che viene suonato con una tecnica particolare, dando il ritmo di base, con la percussione, e un caos ordinato, con i sonagli. I corpi vibrano nella musica, nello spazio, tra la folla nella calda atmosfera estiva. Si forma così la “ronda” (cerchio) e si balla in mezzo con una tecnica molto elementare che lascia spazio alla fantasia e all’emotività dei danzatori e che avvicina ad una dimensione più primitiva, arcaica attraverso il suono ossessivo ripetuto all’infinito. Tutto ciò, oggi, è divenuto un rituale per le feste etniche nelle quali migliaia di persone si incontrano con tamburelli e altri strumenti tipici acustici per suonare e ballare insieme.

IL REGGAE

E' un genere musicale originario della Giamaica discendente dalle musiche tradizionali africane (soprattutto nigeriane) tramandate dagli schiavi (la Giamaica fu centro di smistamento per gli schiavi di tutte le Americhe) con una serie di tappe che passano dalla musica popolare giamaicana (Mento, Calypso) agli influssi jazz (Ska), soul (Rocksteady) e rock nordamericani. Il termine reggae condivide l'etimo di ragtime, cioè "tempo stracciato" (dall'inglese rag, brandello, straccio).Potrebbe essere assimilato all'ingele "raggamuffin", cioè straccione, ma per alcuni deriva da regoular, che nel dialetto giamaicano identifica la "gente comune". Per Bob Marley la parola è di origine spagnola e vuol dire "la musica del re".Si trova per la prima volta nella canzone “Do the Reggay” di Frederick Hibbert dei Toots and the Maytals.

IL ROCK FOLK

E’ un genere musicale, che unisce gli elementi rock al folk.
Il termine è originariamente riferito in senso stretto ad un genere che nasce negli Stati Uniti e in Canada alla metà degli anni '60. In senso più ampio, il folk rock include generi e movimenti musicali ispirati dalla musica popolare nel mondo anglofono e per estensione anche nel resto d'Europa. Come in ogni genere è difficile stabilirne i limiti. Il genere originariamente si riferisce alla musica dei bianchi del Nord America, e quindi delle loro radici Europee.

SKA

A differenza del rock, lo Ska Original predilige le note semplici della chitarra rispetto alle sue svariate distorsioni, l’intera sezione fiati, quando non suona melodia, entra a far parte della ritmica unendosi alla chitarra nel levare. Il pianoforte, oltre a suonare brevi riff, cade anch'esso ripetitivamente sul levare, mentre il contrabbasso le spezzettate linee del Calypso. Il risultato è un ritmo dall’andamento ondeggiante, rotolante, la cui peculiarità è un’estrema "flessibilità", potendo passare da solari e spensierate canzonette, a brani strumentali più "cattivi" e ipnotici.


POPOLARE
Il canto popolare, espressione di cultura delle classi subalterne, di cui testimonia i sentimenti, le aspirazioni e le lotte, in Italia era legato alle culture regionali e sottoregionali ed a quella civiltà prevalentemente agricola rintracciabile nel nostro paese prima che iniziasse il processo di industrializzazione. L’industria non cancellò irrimediabilmente le tracce del canto e della cultura popolari, innanzitutto perché sopravvivevano ancora ampie zone di sottosviluppo, soprattutto nel Mezzogiorno, e poi perché la stessa civiltà industriale massificata e urbanizzata riuscì a produrre qualcosa di autonomo in questo campo.

EtnoFestival 2023

Il 30 luglio 2023 l'Etnofestival raggiunge uno dei punti più alti della sua carriera dedita alla celebrazione delle tradizioni culturali e folkoristiche presentando i pionieri del reggae e del raggamuffin in Italia : i Sud Sound System. Gruppo originario del Salento, che combina ritmi giamaicani, sonorità locali e dialetto salentino. In più di 30 anni di carriera il gruppo salentino ha solcato i più importanti palchi d'europa, inaugurato festival di spicco della musica reggae e soprattutto portato avanti tematiche di notevole rilievo come l'emigrazione meridionale, il movimento delle posse degli anni 80/90 e l'esaltazione della cultura salentina. Sono stati selezionati dagli organizzatori dell'etnofestival poiché esplicitamente compatibili con gli ideali che l'associazione cerca di farsi testimone da anni. Per quanto riguarda la serata del 30 luglio sarà possibile accedere ad una tradizione culinaria prettamente meridionale reinterpretata nella semplicità dello street food (porchetta di alta qualità prodotta artigianalmente, salsiccia delle macellerie locali che allevano personalmente suini e bovini, e molto altro) e degustare una birra Münchener Premium di puro malto d'orzo. il tutto contornato dalla sublime location della Cascina Panari immersa del verde, le sfaccettature vengono esaltate in occasione dell'evento. Nei pressi della location troviamo la Torre Colombaia del XVII sec. una costruzione tipica del paesaggio rurale fin dal medioevo, legata in particolare ai regimi feudali, che si servivano dell'allevamento dei columbidi per diversi scopi, quali l'agricoltura e in particolare la concimazione dei terreni, la caccia, l'alimentazione o per fini di protezione. All'interno si trovano le cellette che ospitavano i volatili per il loro allevamento. Spesso tali torri avevano la doppia funzione di torre colombaia e di torre d'avvistamento; ad ogni modo esse non avevano alcuna funzione difensiva attiva, data la loro inadeguatezza a tale compito, e potevano solamente essere d'aiuto per intimorire il nemico in arrivo, incapace di distinguere, per via della distanza, la reale natura della torre. Quest'anno l'Etnofestival raggiunge la sua 14ª edizione e lo fa con la consapevolezza che il lavoro di squadra, il supporto della popolazione, la fede incrollabile nelle proprie radici e l'amore per la propria terra possono davvero rilanciare, valorizzare e far conoscere in tutta la Penisola e oltre, la Cultura Meridionale.


Il 3 Settembre dopo alcuni anni di stop ritorna a Buonalbergo l’Etnofestival “Musiche dal Mondo” una rassegna musicale organizzata dalla Pro Loco di Buonalbergo e l’Associazione Culturale Etnofestival e tesa alla riscoperta dei canti popolari ed alla musica folkloristica. Quest’anno si cambia location e si terrà alla Cascina Panari immersa nel verde e di proprietà della Provincia di Benevento con stands gastronomici di prodotti tipici.

L’Etnofestival ha raccolto l’eredità di “Acqua e Musica”, manifestazione nata nel 2000 con lo scopo di valorizzare la bellezza del luogo abbinando buon cibo e buona musica, che nel 2002, si trasformò nel Festival che oggi attira giovani e meno giovani da ogni parte della Campania e non.
L’Etnofestival di Buonalbergo nel corso degli anni è stato trampolino di lancio per molti gruppi ed artisti emergenti come: la Riserva Moac, i Nidi D’Arac, la Krikka Reggae, gli Ariacorte, Luca Aquino ed ha portato ad esibirsi nomi del calibro di: Jovine, i 24 Grana, i 99 Posse e i Modena City Ramblers.

Fondato nel 1975 dalla scrittrice Rina Durante, il Canzoniere Grecanico Salentino è il più importante gruppo di musica popolare salentina, il primo ad essersi formato in Puglia.

L’affascinante dicotomia tra tradizione e modernità caratterizza la musica del CGS: il gruppo è composto dai principali protagonisti dell’attuale scena pugliese, che reinterpretano in chiave moderna le tradizioni che ruotano attorno alla celebre pizzica tarantata rituale, che aveva il potere di curare attraverso la musica, la trance e la danza il morso della leggendaria Taranta. Gli spettacoli del CGS sono un’esplosione di energia, passione, ritmo e magia, che trascinano in un viaggio dal passato al presente sul battito del tamburello, cuore pulsante della tradizione salentina.

Guidato dal tamburellista e violinista Mauro Durante, che ha ereditato la leadership dal padre Daniele nel 2007, il CGS continua a innovare e a rappresentare la musica italiana nel mondo, collaborando con artisti del calibro di Ludovico Einaudi, Piers Faccini, Ballake Sissoko, Ibrahim Maalouf, Fanfara Tirana, Stewart Copeland dei Police, e portando la voce di un territorio musicale che con la pizzica ha sempre manifestato la propria identità.
Mauro Durante è assistente musicale del maestro concertatore della Notte della Taranta Ludovico Einaudi nel 2010 e 2011, lavorando alla creazione e alla produzione artistica dello spettacolo al fianco del celebre maestro.
Il Canzoniere apre il Concertone della Notte della Taranta a Melpignano nel 2010, 2012 e 2015, esibendosi di fronte ad oltre centomila persone.
Acclamata da pubblico e critica con 20 album e innumerevoli tour internazionali, la band ha fatto la storia della world music italiana, venendo riconosciuto come Miglior Gruppo di world music al mondo ai Songlines Music Awards 2018.

La band è composta da Mauro Durante (voce, percussioni, violino), Alessia Tondo (voce), Silvia Perrone (danza), Giulio Bianco (zampogna, armonica, flauti e fiati popolari, basso),  Massimiliano Morabito (organetto), Emanuele Licci (voce, chitarra, bouzouki), Giancarlo Paglialunga (voce, tamburieddhu, percussioni), Francesco Aiello (ingegnere del suono).

#EF17




L' Etnofestival

La fontana de “Lo Lommardo” uno degli angoli più caratteristici di Buonalbergo, completamente immersa nel verde e a diretto contatto con la natura, fino alla fine degli anni settanta, è stata il lavatoio principale del paese e punto di ristoro per le persone che arrivavano a Buonalbergo, ma è sempre stata e lo è tuttora punto di ritrovo per le persone di tutte le età, dagli anziani che durante i pomeriggi estivi vi si recano a giocare a bocce fino ai ragazzi che vi si ritrovano a chiacchierare in tranquillità.
E’ da questo spirito che nel 2000 nacque la manifestazione “Acqua e musica”.
Un gruppo di giovani decise di organizzare una “tre giorni” che abbinasse la buona musica e il buon cibo alla splendida cornice del posto.
Ma è nel 2002 che gli ideatori della festa insieme alla Pro-loco riescono a rendere ancora più unico e speciale l’evento, trasformandola in una rassegna musicale “L’ETNOFESTIVALMUSICHE DAL MONDO.
La voglia di organizzare, crescere e divertirci insieme ci rendeva unici e inimitabili.
La manifestazione è cresciuta, a dismisura, di anno in anno fino al 2006, quando è stata realizzata l’ultima edizione.

Abbiamo così deciso che non era giusto far finire qualcosa che ci invidiava tutta la provincia e non solo…

Il giorno 3 novembre 2007 una parte dei ragazzi che avevano realizzato fino allo scorso anno l’etnofestival hanno deciso di riorganizzarsi.
Essi sono:
Orazio, Claudio, Gianluca, Fernandino, Letizia, Felicita, Mariadonata, Pierpaola e Martina.
Costituendo L’Associazione Culturale Etnofestival.
L’Associazione svolgerà attività di ricerca sul territorio di materiale fonografico, cartaceo ed audiovisivo finalizzata al recupero ed alla valorizzazione del folklore e delle tradizioni popolari; che saranno oggetto di diffusione attraverso l’organizzazione di eventi musicali a carattere etnico – popolari.
Inoltre per il raggiungimento dei suoi fini l'Associazione intende ampliare la conoscenza della cultura ambientale, letteraria, artistica e storica del nostro territorio attraverso ricerche, contatti fra persone, enti ed altre associazioni.

L’Associazione è libera e apolitica, chiunque ne voglia far parte potrà iscriversi presso la sede dell’Associazione sita in Buonalbergo (BN) piazza Garibaldi n°5.